I tarocchi della zingara non temono confronti

Gipsy, zingara. Le zingare da sempre sono abili nell’amore e nella lettura delle carte, i tarocchi della zingara. Sensuali e altere, giovani o anziane da sempre predicono con sicurezza il futuro alla gente. Celebrata senza un nome dal cantante Bobby Solo con al canzone Zingara del 1969 o invocata con il nome di Esmeralda, la zingara de Il Gobbo di Notre Dame dal romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1831 da Victor Hugo all’età di 29 anni, le zingare da sempre colpiscono l’immaginario collettivo. E non a caso; infatti sono le detentrici di un antico sapere tramandato nei secoli e pervaso di esoterismo, magia e incantesimi.

Secoli di antico sapere tramandato

Le zingare tramandano il loro sapere da nonna in madre, da madre in figlia. Sono abili nella lettura della mano e abilissime nella lettura delle carte. Nulla può opporsi alla loro conoscenza e antico sapere. Il fulcro della cultura zingara è la fortuna; conoscono diversi modi di praticare la magia, di ogni genere, impiegata a seconda di cio che si desidera ottenere. La zingara sin da epoche remote è nell’mmaginario collettivo da sempre una figura che nei mercati e nelle fiere legge la mano per qualche moneta. Perseguitati, quasi mai ben visti,per la loro nomea di ladri, il furto (ciurél) era normale per chi considerava di tutti cio che cresceva all’aperto. Tuttavia erano assai richiesti in tutte le corti europee proprio per la loro capacità di predire il futuro, la chiromanzia (Durcarél).
Il rapporto che hanno con la natura è apparentemente istintivo, e molti degli ingredienti necessari per gli incanti provengono dalla loro conoscenza erboristica/esoterica tramandata negli anni. Gli alberi sono sempre stati fonte di energia e materiale magico e per questo molte teorie vedono la loro discendenza imparentata dall’arte druidica.
Lilith da sempre studia ed impara l’antica arte zingara; sperimenta in prima persona le loro usanze e costumi ed è stata iniziata ai loro segreti. Lilith conosce i segreti dei tarocchi della zingara. Lilith sà!

 

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